domenica 11 marzo 2012

*Marta* e i video makeup collections

Post di risposta a questo video (mi sarebbe piaciuto metterci la faccia e fare un video ma ne ho appena registrato uno e non mi va di farne un altro, bòn.)

Sono dura di comprendonio io ma: di cosa stiamo parlando?
Perchè dovrei mettere una sorta di parental advisory prima di un video sulla collezione di makeup?
Perchè una ragazzina ha rubato 100€ alla mamma?
Rifletteteci un attimo: il gesto in sè -scevro quindi dal fatto che sono tanti soldi che servivano per una visita medica- vi pare tanto eccessivo? Cioè voi non avete mai nemmeno rubato dieci euro ai vostri genitori per una ricarica?
Qualcunque sia la vostra risposta sappiate che di fronte a voi c'è una che per tutta l'adolescenza rubava 3000 lire la settimana per comprarsi cioè e pure oggi quando mamma non guarda sgraffigna 5€ per la ricarica.
Quello che non capisco è come un video sulla makeup collection (ma a questo punto mi sa che pure haul e review sono incriminate) possa influenzare una giovane mente. E soprattutto come una cosa tipo "tutto quello che vedi è inutile" potrebbe risvegliare dal torpore le menti più corruttibili. Mi sembrerebbe una bella ipocrisia considerando che chi fa questi video è una beauty vlogger e "campa" di questi argomenti!
A me pare normale che a 15 anni ci si faccia trasportare dai desideri,sta però ai genitori (madre e PADRE, di cui mi pare nessuno si curi) imporsi, eventualmente anche con la "forza"(vedi ritiro della paghetta, niente uscite per una settimana ecc.) e non alla comunità doversi "redimere" da un improbabile peccato originale.
Si sta chiedendo alla community di YouTube di adottare un'impronta moralista/moraleggiante e una prospettiva del genere non può che trovarmi fermamente contraria. Io non sto sul Tubo per insegnare niente a nessuno (non faccio nemmeno tutorial per questo motivo!), sto lì per fare quattro chiacchiere su un argomento che mi piace e per strapparvi -se possibile- un sorriso.
So che fare il genitore è difficile ma sono stata adolescente da poco e vi assicuro, signori adulti all'ascolto, che fare l'adolescente è pure più difficile.
L'errore di *Marta* sarà stato figlio dei nostri video ma la cura proposta non mi pare la migliore.

E ora ditemi la vostra

34 commenti:

  1. Marta dovrebbe cominciare a capire il valore dei soldi. Se vede ragazze con collezioni di trucchi infinite deve rapportare quella bellissima visione alla realtà e, se ci tiene, realizzare i trucchi con le SEPPUR POCHE, DIGNITOSE cose che si può permettere. E se le viene voglia di una matita di un colore diverso, insolito, che le manca, può comprarne una da 1 euro, tanto non se ne accorge nessuno che non è di marca. Io, per esempio, nel mio blog non mi sono vergognata a parlare degli eyeliner colorati di 1 euro e 20 perchè sono belli lo stesso. I video delle ragazze me li guardo perchè mi piace, per avere spunti, per chiacchierare piacevolmente, ma se non mi posso permettere tutto quello che hanno non mi importa. Mi piace da matti guardarle ma non le invidio, ok Marta? :-)

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  2. Sul fatto che la ragazza abbia bisogno di un paio di discorsi da parte dei genitori sono d'accordo, chiaramente siamo di fronte ad un gesto di immaturità e di ingenuità da parte di una ragazzina molto giovane che non ha ben capito come funzionano alcune cose, nella vita e che si è fatta influenzare un po' troppo da alcuni video. Altrettanto ovvio è che siano i genitori ad assumersi la responsabilità di non essere riusciti a far capire alla propria figlia cosa è giusto e cosa è sbagliato, e quali danni possono creare i propri gesti egoistici.
    Personalmente censura o vari ed altri mezzi di filtraggio credo che siano insensati, aprire un blog o un canale deve essere e rimanere un punto di incontro con le persone, scambio di chiacchiere e di consigli che possono essere utili a chi legge o ascolta, che possano servire da guida anche per risparmiarsi qualche pessimo acquisto o pessima scelta, e non solo, che possano essere anche semplici momenti di svago come lo sfogliare una rivista o seguire un programma televisivo. Questo è il messaggio positivo che possiamo far passare ed assieme a lui promuovere un atteggiamento di limpidezza e chiarezza in modo che si capisca che quando parliamo di un prodotto acquistato o che magari ci viene inviato, è per dare una nostra opinione(come una chiacchierata tra amiche) e non per spingere all'acquisto compulsivo o peggio far passare il messaggio che di una collezione X si deve necessariamente avere tutto.
    Sono più che d'accordo sul fatto che non spetta a noi insegnare agli utenti più piccoli ad usare meglio i mezzi di comunicazione che internet ci offre, sono i genitori o le persone vicine più adulte che devono far capire come fruire meglio di queste cose ed insegnare meglio come funzionano e dare una migliore e più veritiera percezione della realtà. Noi invece dobbiamo continuare a fare con passione quello che più ci piace, specie se lo facciamo nell'onestà e nella sincerità e simpatia più totale.
    Un bacione

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  3. quando io avevo 15 anni (ora ne ho esattamente il doppio, ma vabè) non c'era internet con YT e i suoi video, ma ricordo che tra noi ragazze andavano di moda tantissimo le scarpe dr martens e fornarina e le magliettine phard e onyx, tutta roba che costava un botto e che si trovava praticamente identica al mercato ma senza la marca sopra (oppure belle che false). quando riuscivi ad andare a scuola agghindata da ragazza di non è la rai eri la meglio dell'intervallo, mentre se ti mettevi la felpa presa con i punti della parmalat eri schifata come un'appestata (indovinate a quale categoria appartenevo io). le vetrine dei negozi traboccavano di quella roba, non potevi neppure pensare di desiderare qualcosa di diverso. ma io di rubare la centomila ai miei x comprarmi la magliettina non mi è mai passato x il cervello. se fosse successo, penso che i miei genitori non sarebbero andati ad urlare e ad inveire contro il/i negoziante/i (avrebbero chiamato la neuro, giustamente), ma me ne avrebbero date tante da non farmi riuscire a sedere su una sedia x una settimana. Badiamo che noi non siamo mai stati ricchi ma abbiamo avuto la fortuna di avere 2 stipendi, x cui io avevo la mia paghetta settimanale (cinquemila, poi aumentate a dieci, che tenerezza XD) che potevo spendere come volevo o mettere da parte e quando finivano stop, se ne parlava la settimana dopo. Quindi, cosa voglio dire? Se allora era una maglietta o un vestitino e adesso è un cosmetico poco cambia: tu madre devi insegnare a tua figlia 2 cose. 1) il valore e il rispetto dei soldi e di quello che implica guadagnarli e 2) che si può stare bene ed essere felici come e più della compagna di banco ultragriffata (o ultratruccata) anche con pochi accorgimenti e un po' di personalità.
    Di certo, un po' di accortezza da parte di chi fa video non guasterebbe, ma dico questo solo xchè a volte mi capita di vedere proprio delle grandissime esagerazioni. Le persone serie non fanno altro che ripeterlo che esistono le marche e anche le non-marche. Allora come adesso, mettere un cartello "attenzione: è roba inutile" è ridicolo. Non ce lo vedrei in un video come non lo vedrei in una vetrina che mostra l'ennesima, identica, supercostosa microborsetta Vuitton.

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  4. Non sono riuscita ad ascoltare tutto il video...perchè non sono d'accordo nemmeno io! Io non voglio certo colpevolizzare solo i genitori, solo le amiche, solo la società...ma non credo nemmeno che la soluzione sia scrivere o dire che sono cose inutili e che non servono! In ogni cosa serve MISURA, io compro cose super economiche e cose meno economiche, lavoro, ho un discreto stipendio e posso farlo. Quando non lavoravo non lo facevo! Perchè non li avevo i soldi, e non ci penso nemmeno di rubarli, se mi serve davvero qualcosa chiedo ai miei un aiuto, ma non per delle cose che realmente non servono o comunque cose che posso acquistare anche a un prezzo minore! E non credo che Marta guardando il video si possa in un qualche modo ravvedere, ha ragione Chiara, io se toppavo restavo in casa una settimana, nn mi davano la paghetta, se nn sistemavo la mia stanza nn mi lasciavano uscire al sabato sera, ed ero gia maggiorenne! Possiamo dare la colpa a Clio, o Giuliana, o chi per loro? Io non direi...

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  5. secondo me questa è una storia simile al " quando ero piccola io e prendevo 3, i miei cazziavano me...ora se prendi tre, e la maestra/professoressa ad essere cazziata"..giuro che ho visto scene simili...se a mio padre avessi rubato 50 o 100 o altri euro e mi avesse beccato...il mazzo lo faceva a me, e non a chi "mi ha inculcato la voglia di rubarli"...io ora lavoro, ma guadagno 200 euro al mese..sono capace di dire.."no...non me lo posso permettere" o il ragionamento inverso...credo che un grosso problema sia dato dall'incapacità di far capire ai figli o di apprendere di questi il valore dei soldi...so anch'io che spendere 40€ per un fondo per il 90% della popolazione è una follia...io lo faccio con cognizione di causa e me ne rendo conto...come per esempio essermi permessa il cosmo e le spese intorno per me è stato un impegno..e so che per questo mese devo limitare le spese...ma se è un mio desiderio o un mio "hobby" ci ragione e valuto se farlo...

    ok..credo di aver scritto il tutto in un italiano agghiacciante...ma sta cosa di *marta* mi sembra assurda, con il pieno rispetto della situazione economica e ciò che sta intorno...

    _G_

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  6. Se Marta non avesse visto quei video probabilmente si sarebbe fatta influenzare da un'amica, dalla televisione o da chissà chi altro. Davvero non credo che fare del moralismo sia il giusto mezzo per educare un'adolescente e soprattutto non credo che spetti ad una youtuber qualunque insegnare il senso della misura ad una quindicenne. In rete ci sono decine e decine di video su tutto: gente che compra ogni nuovo videogioco, che recensisce i cellulari e altre mille diavolerie tecnologiche, che prova in anteprima prodotti di ogni tipo. Bisogna censurarli tutti perché non è il giusto messaggio da dare? ma va! io credo siano anche utili! Se si mostra qualcosa di proprio non significa che si voglia incitare all'acquisto!

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  7. ora vado controcorrente rispetto ai commenti qui sopra.
    perchè vuoi lasciar da parte il contesto? Perchè dici di riflettere solo sul fatto in sè? é proprio il contesto che conta. Nonostante la situazione familiare, nonostante i problemi di salute della sorella, nonostante le sia stato preso qualche trucco in precedenza ma quando aveva iniziato ad alzare il tiro le è stato detto no...nonostante tutto questo, "marta" ha sentito la necessità fisica di prendere quei trucchi. Necessità. Un bisogno. Da anteporre a tutto. E' un ragionamento malato che nasce dal fatto di crescere vedendo tutti quei video e ritenendo che quella sia la normalità, la regola. Quella non è la regola, la normalità. Quella è la realtà di persone che, per un motivo o per un altro, hanno la possibilità di prendere /ricevere molti prodotti e hanno il piacere di parlarne e condividere le esperienze. Non sto qui a dire se è giusto o sbagliato collezionare makeup (per me, SE uno può permetterselo e la cosa lo fa sentire bene, ben venga!) è che sì, chi sta sul tubo, su un blog o in tv, ha un grande potere (dai non stiamo qui a raccontarci balle, altrimenti le case cosmetiche mica manderebbero i prodotti) e quindi bisogna riconoscere che il "rischio" di influenzare gli utenti è alto.

    ecco, ho detto la mia ;)

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    1. è lecito ed è un'opinione interessante, ma chiunque possieda qualcosa che qualcun'altro non ha e non può avere ha potere. Anche la compagna di banco griffata. Anche la collega di lavoro superglamour. Anche la vicina con il suv. Non c'è solo YT davanti ai nostri occhi 24/7, ma anche altro. Quindi mi focalizzerei sulle parole che hai usato e ti virgoletto "Necessità. Un bisogno. Da anteporre a tutto. E' un ragionamento malato che nasce dal fatto di crescere vedendo tutti quei video e ritenendo che quella sia la normalità, la regola." Se fossi stata al posto della madre, prima di prendere e scrivere alla ragazza che fa video, avrei cercato di + il dialogo con mia figlia, andando oltre il primo scoglio del "mi odia xchè non la accontento" x capire che vuoto lei sta cercando di colmare con questi beni materiali. Ma si sa, riconoscere le proprie mancanze è difficile, cercare di colmarle ancora peggio e allora si dà la colpa o si passa la patata bollente agli altri.

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    2. Sì, c'è un problema di comunicazione a monte tra madre e figlia, putroppo... e condivido il tuo pensiero riguardo al potere esercitato da chi possiede qualcosa in più rispetto ad un altro. E' che qui, l'elemento scatenante non è stata la vicina di banco, la collega... (anche perchè, mi sa che una compagna di classe mai potrà avere un "parco trucchi" così ampio, o forse sì dai, una, ma non decine e decine come le guru) e lei, al pomeriggio, al posto di stare con le amiche, "stava" con YT e maturava questi desideri... quindi sì, c'è un problema di fondo della ragazza. Infatti non ho detto: cancelliamo video/post di haul collezioni disposizioni postazioni make up ecc... diciamo che il tubo ha enfatizzato una sua debolezza caratteriale/poca maturità...
      i toni del video sono un po' alti, ma penso che il senso generale sia un invito a riflettere sui "bisogni costruiti"...

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  8. Hai riassunto in pieno quello che e' il mio pensiero!

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  9. Pienamente d'accordo anch'io: mi pare un po' uno scaricabarile dei genitori che si suppone siano coloro i quali devono trasmettere alla figlia il rispetto del valore del denaro e della fiducia in famiglia. Non mi sembra che tutte le ragazzine che guardano video sul make-up vadano poi a trafugare denaro dalle tasche di mamma e papà!

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  10. Marta attraversa la fase ribelle dell'adolescenza. E' insicura, vuole affermare il suo io sentendosi grande, bella e glamour. C'è chi si attacca all'abbigliamento,chi alle borse, chi alle serate in discoteca...a lei piace il make up. Come tutte le adolescenti ribelli mette il muso alla mamma che non vuole assecondarla e combina qualche marachella. Eh si, perchè di marachelle si parla! Rubare 100€ a chi si spacca la schiena è una cosa vergognosa e capisco che possa essere triste per chi lo subisce, ma i toni del video sono veramente troppo alti, manco Marta per il dispacere fosse scapata di casa o si fosse data all'alcol.
    Il mondo in cui viviamo è pieno di tentazioni e se mostri un bel prodotto non servirà specificare che è superflo a reprimere negli altri il desiderio di acquistarlo, sarebbe pura ipocrisia. E poi sarebbe colpa solo delle youtubers? Aparte internet ci sono la tv, le riviste, l'invidia verso qualche coetana, per non parlare del fatto che ormai c'è un centro commerciale ogni 3 km. Mettiamo un cartello fuori Sephora come fanno con le sigarette, oppure censuriamo Vogue...
    Si impara già da bambini cosa è indispensabile per vivere e cosa invece è superfluo, nell'adolescenza si capisce che il superfluo se vuoi puoi comprarlo, ma sempre rapportandoti alla tua paghetta. Se una ragazza fa capricci o ruba grosse somme di denaro la colpa può essere individuata solo nella sua immaturità e nella mancanza di comunicazione con la madre. Tutte cose che possono essere rimediate con un pò di severità, non è la fine del mondo, e magari incoraggiare questa ragazza ad uscire invece che attaccarsi al pc sarebbe già un'idea valida, io a 15 anni non stavo mai a casa.

    Ma ora vorrei dire un'altra cosa: da che pulpito viene la predica? Da una persona che sguazza allegramente in questo campo, e anche se non mostra grandi collezioni sicuramente da il suo contruibuto alla voglia di acquistare make up. Io non accetto prediche da una come lei, soprattutto se le cose vengono dette con una vagonata di parolacce e un'overdose di superbia. Imparasse ad esporre le sue tesi con umiltà, dolcezza e diplomazia, solo allora sarò pronta ad ascoltarla perchè questo non è il primo video in cui alza la voce, a me pare solo una gran polemica.

    Vuole dare ai suoi video un carattere educativo? Cominciasse a parlare in Italiano e ad usare un linguaggio decoroso, non vorrei mai che le adolescenti prendessero esempio da lei...Preferirei avere una figlia spendacciona piuttosto che volgare e ignorante.

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    1. La penso come te, il problema è che su certi atteggiamenti ci ha costruito il suo successo, per cui chiedere coerenza credo sia una pia illusione.

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  11. Ho pensato anch'io ai miei 15 anni e in fondo devo ammettere che i genitori, oltre alla ragazza stessa, hanno la loro fetta di colpa. Partiamo dalla tentazione. Io avevo un'amica coetanea che, usando i trucchi di sua madre, diceva: "io non metto niente in faccia se non è della l'oréal!". In questo modo credeva di farmi sentire da meno o forse voleva convincermi a comprarli uguali (non ho mai voluto saperlo). Fatto sta che io capivo che per es. una matita nera che sia della l'oréal o che sia di un'altra marca, sempre matita nera è e quindi non ho mai provato neanche l'ombra dell'invidia! Perchè facevo questo ragionamento e non pretendevo il prodotto della l'oréal. Perchè i miei genitori mi hanno sempre messo al corrente del costo della vita. Mi hanno sempre mostrato le bollette. Mi hanno sempre portato a fare la spesa. Mi hanno sempre messo al corrente del costo della vita e mai tenuta fuori dal mondo o nella campana di vetro. Forse è stato questo che ha creato in me una coscienza in tal senso. O forse è anche questione di carattere nel senso che si può essere più o meno influenzabili a quell'età. So che ho lasciato dei commenti frammentari (scusami Chiara T.T) ma l'evolversi della discussione mi ha fatto appassionare :-)

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  12. Nessuno ha messo in conto il fatto che questa ragazzina potrebbe essere strafottente ed egoista. Si fa presto ad accusare gli altri...

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  13. ciao :) bel blog

    passa da me se ti va

    http://lejournaldefleurs.blogspot.com/

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  14. Condivido.
    Smettiamola di trattare gli adolescenti come psicolabili o vittime di circonvenzione di incapaci.
    A quell'età si ha (o si dovrebbe avere) una certa consapevolezza del valore delle cose e del denaro e, soprattutto, coscienza di ciò che giusto o sbagliato.
    Oggi c'è Youtube, ma quando ero bambina e poi adolescente (è passato un sacco di tempo) c'erano le amiche che potevano permettersi più cose di me, la ragazzina del piano di sotto che ostentava in continuazione, le pubblicità su topolino, le vetrine dei negozi, non è che certe situazioni prima di Youtube non si vivessero.
    I miei genitori (anche sacrificandosi) non hanno fatto mancare il necessario né a me né a mio fratello, ma più di lì non si andava, tranne qualche eccezione. Fin dove si poteva, si arrivava: dopo stop, punto e basta.
    Ci hanno insegnato il valore delle cose e nè io né lui ci siamo mai sognati di piantar grane per avere qualcosa che non potevamo permetterci, figurarsi rubare i cento euro dell'epoca!!
    Invece di dare la colpa al video di turno (anche se a volte l'ostentazione che c'è in alcuni, solo in alcuni, dà un po fastidio anche a me), sarebbe meglio insegnare qualche valore fondamentale ai figli (magari cominciando da quando sono bambini, che è più semplice, mica escono dal pancione già adolescenti ribelli) e dotarli degli strumenti per essere un po' più consapevoli nei rapporti con il mondo.

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  15. non so a cosa ti riferisca perchè non ho seguito la vicenda *mi informerò* ma sono d'accordo con te, anche se io non ho mai rubato spiccioli ai miei :p

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  16. Premetto che non ho visto il video ma ho letto solo il tuo post.
    Mi vien da dire che non mi ricordo di aver mai rubato soldi ai miei nè a 15 anni nè a 30, soprattutto non per trucchi :)
    credo che se si mettesse un parental advisor ai video/blog si dovrebbe mettere anche su Cosmopolitan e simili, sui cartelloni pubblicitari, nelle vetrine ecc. E chi è che stabilisce dove finisce l'utile e inizia l'inutile? Su quali basi, secondo quali criteri?
    Tutti gli adolescenti hanno dei desideri che vanno oltre il lecito (per dire, mio nipote quindicenne vuole il cellulare da 500 euro), sta all'adulto mettere i limiti. non dico che sia facile, per carità di Dio, anzi.
    Però credo che sia anche un BENE se un adolescente impara DA SOLO quale sia il superfluo, senza che ci siano i cartelli per strada. Deve essere frutto di una riflessione, non un'abitudine a seguire le indicazioni. Capirlo (e gestirlo) è prima di tutto una risorsa.

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  17. ho pensato un bel pò se commentare o no... e se eventualmente fare un pòst sul mio blog rispetto a questo argomento..io so qui con voi, in questo qualcosa che a volte ha un pò l'odore di famiglia allargata perchè condivido con voi la mia passione per il bello e il make up...ma nella vita di tutti i giorni sono una psicologa e anche se non voglio fare assolutamente la maestrina vorrei riflettere con voi su alcune cose: 1 la fragilità genitoriale e questo non saper imporsi e saper dare regole ai propri figli che i miei genitori non hanno avuto, e mi par di capire nemmeno i vostri; 2questo essere troppo in balia della vita, di tutte le pubblicità, questo inseguire tutte le stelle senza nessun punto fermo, nessun valore da condividere; 3 IL DESIDERIO IRREfRENABILE DI POSSESSO, secondo me indice di un disagio, di un vuoto da colmare, come se fosse l'unico modo per essere qualcuno, non siamo più noi ma quello che possediamo ci ruba l'identità, anzi la nostra identità diventa quello che abbiamo... persone un pò povere internamente, ma decorate all'apparenza da una marea di oggetti... io non lo dico perchè spero di guadagnarci professionalmente, lo dico semplicemente perchè credo di sapere di cosa parlo, a volte dietro a manifestazioni comportamentali di questo tipo, a questi piccoli atti ribelli adolescenziali, si può celare un serio stato di malessere che va cercato di capire e va in qualche modo affrontato, così come la dipendenza compulsiva da internet ed altri simili. per il fatto in se, ok marta ha rubato soldi ai propri genitori e ha fatto una "bravata" poco carina.. io rifletterei a cosa c'è dietro a questo comportamento, che disagio interiore può avere questa ragazza, forse il suo è un naufragare confuso in un mare in burrasca e il possedere un oggetto sia uno scoglio a cui aggrapparsi. voglio dire che per chi non lo sapesse il servizio psicologico per minori delle ASL è gratuito e ci si può rivolgere a chiedere consiglio o supporto con una semplice impegnativa del medico di base! mi sembra una cosa più sensata che un video di una guru del make up!

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    1. Cara Pamy,
      apprezzo la tua sensibilità rispetto all'argomento e apprezzo il tuo contributo davvero professionale e preciso. Solo una cosa voglio contestare pacificamente. Il punto 1: "la fragilità genitoriale e questo non saper imporsi e saper dare regole ai propri figli che i miei genitori non hanno avuto, e mi par di capire nemmeno i vostri". Io ho già lasciato 2 commenti (nel primo mi sono chiamata Raffaella e nel secondo Raffa) e mi sento chiamata in causa perchè dici "i vostri", mentre io ho già parlato dell'efficacia che hanno avuto i paletti che mi hanno messo i miei. Senza neanche l'ombra dell'intenzione di star qui a fare autocommiserazione ti dico che sono figlia di una famiglia che NON ha mai navigato nell'oro, con i suoi momenti di alti e di bassi, quindi i paletti (o regole, se preferisci) c'erano. Detto questo, quando io avevo 15 anni, è vero che non c'era internet con i video in cui si vedono la marea dei cosmetici, ma è vero anche che (come hanno già detto sopra) le tentazioni arrivavano comunque per altre vie. Quello che io volevo sottolineare è che, sebbene 15enne, oltre ai paletti, avevo capacità di discernimento tale da capire che se una cosa "X" mi serviva/mi piaceva/la volevo potevo comprarla anche di una marca meno costosa ma dignitosa. Il fatto è che oltre a questi paletti deve crearsi una coscienza nella ragazza, e quindi sono d'accordo con tutto quello che hai scritto poi.

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    2. @ Raffaella... stiamo dicendo la stessa cosa.. io ho 29 anni e ho detto i miei e i vostri genitori intendendo la mia generazione dei figlia degli anni 80... i Nostri genitori ci hanno cresciuto con delle regole e noi abbiamo piano piano preso coscienza di certe cose, del valore dei soldi, del rispetto dei no e delle regole.. cose che secondo me ad oggi si sta perdendo e questa precarietà generale si riflette in molti ambiti!! bacio! pure io non ho navigato mai nell'oro e non ci navigo manco adesso ^_^ ma mi sento cmq una bella persona!

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  18. concisa e concreta.
    Concordo con il tuo pensiero, se non fosse stato per le guru probabilmente avrebbe preso i soldi perchè attratta dal vestito X indossato dalla starlet in tv.

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  19. Amo il ragionamento di Pamy...è sicuramente una situazione di difficoltà interiore di Marta...lungi da me fare la psicologa, non sono assolutamente qualificata...ma è evidente che questa apparente mancanza di discernimento, da parte di una ragazza che ha l'età per comprendere, sia frutto di un disagio, oltre che (a mio modestissimo parere) di una mancanza genitoriale. Questo secondo punto lo tiro in ballo perchè io stessa ho avuto delle difficoltà. Mi spiego, è fatica farmi comprendere, discorso contorto. Sono stata fortunata, a casa mia si è sempre stati un po' più che bene, non mi è mai mancato ne il necessario ma nemmeno il superfluo. Ma crescendo sono stata troppo viziata, lo ammetto. A un certo punto, lavorando saltuariamente mi sono ritrovata ad avere "troppi vizi e pochi soldi", ed è stato difficile. Se è stata dura resistere a determinate situazioni a 20 anni passati immagino che per Marta operare delle rinuncie a 15 anni in una situazione famigliare difficile sia ancora più duro. Non la giustifico minimamente, ma concludo con il commento di mia madre (perchè è probabile che poche delle ragazze che hanno commentato siano anche madri): "ma a questa, i genitori, non hanno insegnato nulla??

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  20. Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? ma che ci stai a fare su youtube se non ne capisci nemmeno le potenzialita', e la portata del messaggio...su su, continua a dilettarti a farci vedere quante cose hai, e quanto sei brava/bella/figa, fregatene di persone che non sono mature quanto te, e non hanno ANCORA gli strumenti per capire.Anzi, sfoggia pure, e compra sempre di piu'....forse anche tu ci sei pienamente dentro, e nemmeno te ne rendi conto. Pero', prima di accusare una bambina che puo' realmente aver problemi, ed un disagio familiare, per favore, un piccolo esame di coscienza, prima...

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    1. Oddio un'anomina.Che emozione, quasi quasi ti rispondo.
      Anzi no.

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    2. caro Anonimo ti rispondo io..anche se sospetto un po chi sei. 15 anni non sei bambina sei adolescente. Magari ci sto dentro perchè me lo posso permettere, ho un indipendenza economica, vengo da una famiglia benestante, magari xk non fumo e non bevo..ma ognuno è libero di coltivare la propria passione.
      C'è gente che colleziona francobolli, monete o altro...io collezione trucchi e non sono consumista...perchè consumo realmente tutto a parte prodotti pietosi. Tutti abbiamo problemi, ma come ho già scritto uno bisogna accettare quello che ha e che si è.

      Stiamo parlando di EDUCAZIONE e certo non c'è gente che si indebita per comprarsi un ombretto!

      Clio, Makeup delight sono makeup artist ad alti livelli, non è quella sotto casa che magari trucca la sposa o al battesimo!

      Qui nessuno è milionario, anche noi abbiamo problemi economici e ognuno compra quello che gli piace o k gli serve realmente in base al budget che ha!

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    3. ma... che cazzo stai dicendo? o.o

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  21. Bambine a 15 anni, pre-adolescenti a 30, adolescenti a 40... quand'è che si arriva ad acquisire un minimo di maturità (giusto un minimo, quello che ti consente di capire che non si rubano 100 euro, diconsi 100 euro, per di più destinati alle cure mediche della sorella): a 60 anni? Pienamente adulti a 80?
    Certo che a 15 anni ero proprio una caso clinico: con tutto il tripudio di magliette, felpe, jeans, piumini, zaini e scarpe ipercostose che avevo intorno a scuola (e i motorini, e i gadgets elettronici, ecc. ecc.), non mi sono mai sognata di andare a derubare mia madre e non mi sono sentita né un'eroina né una martire per questo. Bah, che tipo anormale.
    Esiste un qualcosa che si chiama autoresponsabilità e coscienza, e vale anche per i/le quindicenni, mica si sta parlando di bambini dell'asilo.

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  22. Anch'io la penso così, sta ai genitori educare ed inculcare valori e capacità di discernere il bene dal male, l'utile dall'inutile, il giusto dall'ingiusto.
    Cavolo ho 27 anni ma mi sento lontana anni luce da queste "nuove" generazioni! Posso dire che non hanno un minimo di spina dorsale e buon senso? O_O Sono allucinata da certe cose che leggo, sento, vedo.
    Poi, Chiara convengo con te, chi non ha mai rubacchiato 5 euro? :D Ma 100 euro? CENTO? E poi rimani impassibile ai rimproveri? Non so, penso che mia madre prima di tutto mi avrebbe appioppato un bel ceffone, poi sarei stata in punizione tipo per sempre XD
    Tutte siamo state adolescenti, con desideri più o meno "grandi" e sensati, ma ci sono modi e modi: io andavo a lavorare e mi guadagnavo le 50.000 lire in più per i miei sfizi. Molte amiche non ne avevano bisogno e i genitori glieli davano cash ogni 2 giorni. Non per questo mi sono mai sentita autorizzata a mettere le mani nel portafogli di mia madre ^_^

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  23. Eh...ho visto ank il video ma credo il problema di base di questa ragazza è educazione...quand i figli sbagliano è colpa dei genitori che non sanno tenere il polso e "potere". Credo che sia anche una questione difficile in se x se ma se una ragazza ruba 100€, che non sono le 10€ x la ricarica ci sono problemi di autostima x la ragazza che vuole imporsi nel mondo che lei reputa giusto. Forse è una famiglia che vive veramente con molti sacrifici. Ma se purtroppo sei una famiglia abbiente non puoi dire al mondo di cambiare e adeguarsi. Bisogna accettare e vivere bene con quello che si ha e si può fare. Ank io voglio la ferrari ma dubito che me la potrò mai comprare non x questo sono una perdente o perdo la dignità!

    Credo che la madre oltre a dare 2 ceffoni alla figlia credo ank meritati bisogna farle capire cosa sono i soldi

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  24. Mi scuso per l'anonimato ma non ho un profilo da selezionare... sono Elena, mi capita talvolta di seguire qualche beauty blog (e non ti nascondo che tra questi il tuo è uno di quelli che seguo più spesso :) ). Trovo che essi siano utili davvero, anche se ovviamente è errato prenderli, come si suol dire, per "oro colato" (ho visto un video di Thenorstar40 sull'argomento e l'ho trovato molto interessante). Sono una studentessa universitaria fuorisede, lavoricchio talvolta e ciò che compro lo pago con tali lavoretti settimanali/serali, anche se son poche spese poichè vorrei perlopiù aiutare i miei nel mantenermi fuori. Insomma, condivido la tua opinione. I miei mi hanno educato al risparmio, e altrimenti non sarebbe potuto essere, visto che le condizioni economiche non consentono di certo di spendere 20 euro per una matita o anche 13 per un rossetto. L'unica mia spesa cosmetica consistente è il mio amato fondotinta Clinique da 23 euro, anche se cerco comunque di acquistarlo approfittando di offerte e promozioni. Oltre ciò, cerco di spendere il meno possibile. La mia "Beauty Collection" si riduce ad una borsetta tipo beauty case, e oltre non credo arriverà mai. Anche perchè solitamente il 90% delle cose che acquistiamo neanche la finiamo... Allora che senso ha avere 10 rossetti pur usandone solo uno? Non so, io credo sia una questione di educazione. E' sbagliato dare la responsabilità di ciò a Beauty Bloggers come anche a Youtubers, loro (voi) non avete responsabilità alcuna, secondo me, se potete comprare determinati prodotti è un vostro diritto farlo, come anche mostrarli. Magari si potrebbe evitare l'eccessiva ostentazione, ma oltre questo assolutamente nulla. La colpa è tutta dei genitori, capisco che sta signora (semopre SE esiste davvero) abbia i suoi problemi, ma se la figlia si comporta in un certo modo la colpa è solo sua (e del marito) e più che contattare gente dovrebbe farsi un esame di coscienza...
    PS: non sopporto chi dice che i 15enni non devono usare internet. Io lo son stata pochi anni fa, e posso garantire che per me era indispensabile. Ovviamente non 3 ore al giorno, ma dai compiti di scuola, alla musica, per ogni cosa, è stato importantissimo. Trovo ipocrita dire di non permettere internet ai ragazzini, lo userebbero lo stesso, magari di nascosto, sappiamo tutti che così è. Piuttosto, che i genitori cerchino di controllarli di più ed educarli ad un uso moderato e corretto del mezzo.
    Scusami per il papiro ;)

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